MANFREDONIA (Foggia) – Pesanti attacchi alla libertà di stampa a Manfredonia, Comune in Provincia di Foggia. Lucia Piemontese, cronista del quotidiano L’Attacco, già fatta oggetto due anni fa di scritte ingiuriose sui muri di Manfredonia, città dove risiede (scritte cancellate soltanto tre mesi dopo). 
La giornalista pugliese, in quanto autrice di inchieste su casi di malaffare politico-amministrativo, era in quello stesso periodo minacciata di morte, come risulta da intercettazioni telefoniche condotte nel corso dell’inchiesta “Giù le mani” e rese note in questi giorni.
Nel corso di un colloquio telefonico fra un imprenditore sul cui conto il quotidiano aveva pubblicato notizie su presunte irregolarità nel rilascio di licenze e un ex assessore comunale, alle lamentale dell’imprenditore circa gli articoli di Lucia Piemontese l’ex assessore rispondeva “quella deve morire”.
La diffusione dell’intercettazione ha causato indignazione e condanna generalizzata, o quasi, da parte delle forze politiche.
La Figec Cisal, Federazione italiana giornalismo editoria e comunicazione, con il coordinatore regionale Giuseppe Mazzarino, componente della giunta esecutiva nazionale, e con i consiglieri nazionali foggiani Michele Loffredo e Miki De Finis, ha espresso immediatamente «solidarietà alla giornalista Lucia Piemontese, cronista del quotidiano L’Attacco, minacciata di morte in seguito alle inchieste che sta svolgendo sul territorio di Manfredonia. L’informazione è un bene pubblico troppo prezioso per lasciare i giornalisti in solitudine».
«La Figec Cisal – sottolineano Mazzarino, Loffredo e De Finis – chiede che le autorità preposte all’ordine pubblico intensifichino le attività di prevenzione e vigilanza, a tutela di chi esercita il diritto-dovere di informare, e conferma solidarietà e vicinanza alla collega Piemontese».
Piena solidarietà e vicinanza che esprimono anche il Direttore e la Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)
