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Alto gradimento per le testate Citynews

Qualità dell’informazione premiata dalle 10mila risposte al sondaggio sul Gruppo

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Fernando Diana e Luca Lani , CEO di Citynews

ROMA – Citynews ha condotto un sondaggio sulle sue 53 edizioni di prossimità con il fine di indagare l’apprezzamento da parte dei propri lettori e i dati emersi dimostrano come il digital publisher sia percepito come una delle fonti più autorevoli nel settore dell’informazione.
Alla domanda “Pensi che i nostri giornalisti presentino un’informazione imparziale ed equidistante?”, l’87% degli intervistati afferma di ritenerla equilibrata o nella media, mentre solo il 13% la reputa di parte. Se consideriamo solo la fetta di lettori che la valuta molto positivamente, la percentuale è del 43,4%.
Un dato molto importante ed un risultato al di sopra della media nazionale italiana che si attesta al 35%, come rilevato dal Digital News Report 2022 del Reuters Institute for the Study of Journalism. Secondo il Report del Reuters Institute, la diminuzione di fiducia nelle notizie risulta essere un trend sociale: solo il 13% dei rispondenti al sondaggio ritiene che i media italiani siano indipendenti da influenze politiche, mentre appena il 15% li considera liberi da influssi economici.
«Un giudizio, quello dei nostri lettori, che – dichiara Luca Lani, CEO e co-founder di Citynews – ci rende molto fieri e che va in controtendenza. Il merito va senza dubbio suddiviso tra la qualità del lavoro svolto dai nostri giornalisti, che quotidianamente si impegnano nel fact-checking e nella lotta alle fake news, presentando un’informazione imparziale ed equidistante, e la possibilità che i lettori delle testate locali Citynews hanno di toccare con mano la notizia e verificarla personalmente».
Altro dato molto interessante è quello relativo al gradimento della pubblicità sulle testate Citynews.  Alla domanda “La pubblicità è necessaria per sostenere il nostro lavoro. Tu cosa ne pensi della pubblicità presente nel sito?”, il 5,6% la definisce “Interessante anche per i lettori”, mentre il 65,2% la ritiene necessaria. Soltanto il 13,5% degli intervistati la considera fastidiosa o invadente. (giornalistitalia.it)

 

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