REGGIO CALABRIA – Un giornalista, Cesare Minniti, collaboratore dell’emittente locale “Reggio TV”, è stato aggredito da alcune persone a Reggio Calabria mentre stava riprendendo le conseguenze di un incidente stradale accaduto poco prima. L’episodio risale a giovedì scorso, ma se n’é avuta notizia soltanto oggi.
![](https://www.giornalistitalia.it/wp-content/uploads/2023/09/Gom-Reggio-Calabria.jpg)
«In quei terribili momenti – ha detto ancora Minniti – non mi sono mai perso d’animo. Non credo ci sia un clima di violenza a Reggio Calabria, ma mi sono reso conto che ci sono persone che controllano in maniera capillare il territorio e si sentono autorizzate a fare ciò che vogliono. Per quanto mi riguarda, comunque, continuerò senza titubanze a fare il mio mestiere di cronista, incoraggiato dalla parte sana della città».
Per le lesioni subite il giornalista è stato portato al Pronto Soccorso del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, dove è stato medicato e giudicato guaribile in sette giorni. Il giornalista è stato colpito con calci e pugni dagli aggressori, che si sono poi allontanati. Minniti ha presentato denuncia alla Polizia di Stato.
«Ho cercato di parare i colpi – ha detto Minniti all’Ansa – ma la volontà di chi mi ha aggredito era di farmi male. Non so spiegarmi i motivi dell’aggressione e non riesco ancora a comprendere perché quelle persone si siano tanto infuriate».
Il giornalista, per sottrarsi ai suoi aggressori, si é rifugiato in un negozio ubicato nelle vicinanze. Lo stesso negozio è dotato di telecamere di sorveglianza che potrebbero avere ripreso l’aggressione. (ansa)
![](https://www.giornalistitalia.it/wp-content/uploads/2023/09/Federica-Morabito.jpg)
«Un’aggressione assurda che dimostra, ancora una volta, quanto sia sempre più difficile svolgere la professione giornalistica anche per documentare un banale incidente stradale», commenta Federica Morabito, fiduciaria di Reggio Calabria e consigliere nazionale della Figec Cisal.
Nell’esprimere al giornalista Cesare Minniti la «piena solidarietà della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione», Federica Morabito sottolinea «la necessità, più volte espressa a livello nazionale dalla Figec Cisal, di considerare l’informazione un bene primario della società che impone serie garanzie per quanti quotidianamente rischiano la vita, spesso senza alcuna tutela e con compensi da fame». (giornalistitalia.it)